29.4.06

Splatter Container




Spesso mi capita di girare per il web per cercare informazioni su uno dei miei generi preferiti in assoluto, l'horror, ed in particolare sui film dell'orrore italiani degli anni '70 e '80 che, ahimé, sono una delle mie passioni segrete (perché spesso mi ritrovo davanti ad delle bufale mostruose, spettacoloni sanguinolenti e rozzi come neppure il peggior Micheal Bay impastato nell'horror sarebbe in grado di realizzare).

Fra i siti che mi è capitato di visitare ce n'è uno veramente superlativo: splattercontainer.com. Qui, se sei un fanatico del cinema horror in generale, puoi trovare notizie, recensioni (di film e di edizioni in DVD) che non troveresti neppure su "Filmtv.it" (che fra l'altro lo ha segnalato su un numero).

Sito dal design accattivante e vivace, qui ho trovato il mio tempio dell'horror. La mia passione per questo genere è cominciata nel 2003, quando vidi in TV il bellissimo "Dracula di Bram Stoker" diretto da Francis Ford Coppola, ed è poi proseguita con "Shining" (che si commenta da sé), "Profondo Rosso" (che io ritengo un altro magistrale capolavoro) ed un classico del cinema anni '80: "Nightmare" di Wes Craven.

Penso che l'horror sia il genere in cui il mio senso critico è più acuto: il cinema horror è costituito da 3/4 da pura "monnezza", cioé da quegli stupidissimi slasher-splatter che hanno tempestato sia il cinema americano sia quello italiano negli anni '80. Non so se qualcuno abbia mai visto film come "Paganini Horror" (Luigi Cozzi, 1984) o come "Bloody Psycho" (di un tizio chiamato "Leandro Lucchetti", che se la tira tanto e copia papale-papale il miglior Dario Argento, in peggio), ma vi assicuro che, se è pur vero che il cinema deve essere alla portata di tutti, ci sono alcuni tizi a cui dovrebbero essere strappate le mani prima che riescano a metterle addosso a una cinepresa da film. Poi abbiamo i film americani, i celebri teen-horrors- come "La Casa", che più o meno si somigliano tutti quanti, ma hanno alti e bassi considerevoli ("La Casa", per esempio, è fantastico, cosiccome il suo seguito, "L'armata delle tenebre", purtroppo dimenticato da tutto e da tutti). Ma la "ciliegina sulla torta" è il cinema di Lucio Fulci o di altri registi che, pur di imitare "gli americani", non hanno lesinato a creare dei mostri che non hanno né capo né coda... e non è precisamente un pregio. Ma abbiamo anche avuto i nostri grandi autori del genere: Raimi, Carpenter, Craven, Romero, ma anche alcune perle di Peter Jackson, sono nomi che, pur con qualche concezione di troppo al gore e al mero gusto della violenza (ma del resto, se si cerca la violenza gratuita e innoqua, lo splatter è il genere che fa per noi) per me rappresentano grandi artisti del cinema d'intrattenimento, pur con alti e bassi.
Mi piacciono anche alcuni vecchi film di Mario Bava, anche se il suo stile è via-via diventato troppo poco incisivo, troppo commerciale per "spaventare" veramente.
Poi abbiamo i film di Dario Argento. Ora, io considero quest'uomo un vero idolo, ha creato i tre thriller italiani più belli che abbia mai visto ("Profondo Rosso", "L'uccello dalle piume di cristallo" e l'estremo ma incommensurabile "Tenebre"). Ma poi, quando ha tirato fuori un film come "Opera", superficialotto, goffo, con una messa in scena da far ridere i polli, ho capito coloro che dicono "Argento si è fermato al 1984" (anno di "Tenebre", il suo ultimo capolavoro). Dall'84 in poi sono venuti film tremendi: "Opera", "Trauma", l'appena decente "Il Fantasma dell'Opera", "La sindrome di Stendhal", fino ai suoi migliori film comici: "Non ho sonno" e "Il Cartaio". Avete finito di vedere tutti i film di Scary Movie, American Pie, Stephen Chow e di tutti i più grandi registi comici internazionali? Perfetto: vi mettete le scarpe, andate in videoteca, e vi noleggiate "Non ho sonno". la storia è talmente ingneua, talmente degna di compassione che non riuscirete a trattenere le risate. Argento è morto e sepolto, altroché! O, come ho letto oggi su una webpage, Argento è scappato in Brasile negli anni '80 con l'incasso di "Tenebre" e si è sostituito con un sosia tale e quale a lui... non ci credete? Guardatevi uno dei film che vi ho segnalato per ultimo. Poi ne riparliamo.

Vorrei poi segnalare un film intitolato "Il profumo della signora in nero", del misconosciuto Francesco Barilli, che io reputo uno dei più grandi capolavori del cinema horror italiano. Peccato che sia irriperibile per i più. Un vero peccato.






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