27.4.06

Intrattenimento, mon amour

Anche oggi niente sessione di "D&D", per via dei soliti problemi.

In compenso, io, Mattia e Bigio abbiamo pescato dalla grande collezione di dvd in casa di quest'ultimo un altro bel film di fantascienza: "Equilibrium", con Christian Bale e Sean Bean.

Devo dire che, seppur con citazioni da capogiro (da "Farenheit 451" a "Matrix"), è un film estremamente divertente e riflessivo, un bell'esempio di cinema d'intrattenimento (voto: 7+). In un futuro lontano, dopo una devastante guerra nucleare, gli umani sono rintanati nel reame orwelliano di Libria, governato da un dittatore che priva gli abitanti delle emozioni (tutte: dal divertimento sino alla malinconia) per prevenire eventuali tentativi di ribellione. I feroci funzionari governativi (che ricordano tanto l'agente Smith vestito come Neo) hanno il compito di arrestare ed uccidere chiunque non prenda il prozium, ossia una pillola che evita le emozioni. Ma un giorno Preston, il migliore fra gli agenti, non prende la pillola...

Ottimo il lato tecnico, buone le interpretazioni (anche se, nel caso di Sean Bean, è meglio parlare di "partecipazione"...) e ottima l'atmosfera...

Il bello di "Equilibrium" è il clima da caccia alle streghe: vi sono processi, roghi e malinconiche irruzioni in case private a cui seguono arresti a catena. Veramernte un bel tocco crepuscolare, perfettamente (o quasi) sposato con l'azione vertiginosa dei combattimenti. Un futuro triste, malinconico, che tanto ricorda il medioevo. Fantascienza gotica, la mia preferita...

Su FILMTV.IT gli hanno dato la sufficienza bollandolo come "scopiazzatura". Sono d'accordo sino ad un certo punto. Un conto è la mera scopiazzatura delle scene d'azione che ho constatato, anche in altri film definiti "alla matrix" (rallenty, zoom durante il combattimento, colonna sonora elettronica...) , un conto è la citazione di un testo diventato essenziale nella narrativa di fantascienza come "Farenheit 451" (all'inizio di "Equilibrium", le guardie governative bruciano "La Gioconda" di Da Vinci, anziché i libri, ma il concetto è quello). Un'opera di autentica passione per la fantascienza, genere che non prediligo quanto il noir, il thriller e il cinema storico, ma che fa sempre piacere coltivare.

Il fatto è che secondo me ci sono alcuni critici estremamente superficiali, spesso in merito al cinema di genere. Ad esempio, tutti hanno bollato "La Guerra dei Mondi" di Spielberg come un melodrammone mascherato da film di fantascienza. In parte è vero, ma è anche vero che un film come quello è intrattenimento intelligente, e non perché parla dell'olocausto in chiave metaforica o perché esamina la società capitallistica come "Matrix", ma perché è un bel dramma familiare, che sa regalare le giuste emozioni. A me il penultimo Spielberg è piaciuto tantissimo. Altri esempi di sottovalutazione del cinema di genere sono la seconda trilogia di "Star Wars", che io reputo non riuscita come la prima, ma senza dubbio con delle belle punte (per me "La Vendetta dei Sith" è uno dei film di fantascienza più crepuscolari che abbia mai visto).

La fantascienza mi piace, eccome, solo che, spesso, se non si parla di capolavori come "Blade Runner" o "E.T. L'extraterrestre", il resto è reputato dai più come "ammasso informe di effetti speciali. E questo senza neppure aver visto o dato valore al film! Bah...

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