27.4.06

Telefilm preferiti

Uno dei grandi pregi di "Italia 1", oltre a "I Simpson" e ad alcuni altri cartoni animati niente male, sono secondo me i telefilm americani. La storia della più giovane rete Mediaset insegna che qui si sono visti per la prima volta alcuni dei più importanti telefilm della storia della tv, da "Supercar" a "C.S.I".

Ieri sera ho visto un nuovo telefilm, dal titolo "Veronica Mars". Non sapevo di cosa trattasse, così mi sono messo a guardarlo. Veronica è una ragazza di una cittadina americana di mare, una di quelle alla "Dawson's Creek", che vive con il padre detective e tenta di colmare il suo dramma interiore (ha perso la madre da piccola) investigando sui fattacci in cui sono coinvolti i suoi molti amici di scuola. Devo dire che "Veronica Mars" non è brutto, ma non è il mio genere.

I miei telefilm preferiti sono pochi: "New York Police Deapartment", "Dr. House-Medical Division" e naturalmente il politcamente scorrettissimo "The Shield".

"N.Y.P.D." è molto vecchio ma molti se ne ricorderanno di certo. Mi piace per quel suo clima metropolitano, drammatico, intrinso di fatica quotidiana, che si intreccia di tanto in tanto con i drammi personali dei protagonisti. Sullo sfondo, naturalmente, l'imparegiabile ambiente quotidiano di New York City. L'ho sempre trovato bellissimo. I protagonisti erano soggetti degni di nota: Sipowicz (Dennis Franz) era un poliziotto piuttosto obeso, con i baffi e la testa calva, che aveva evidenti problemi di comunicazione interpersonale dovuti ad un grave esaurimento di vervi; Bobby (Jimmy Smits) lo considero uno dei personaggi più sfortunati che abbia mai visto, a causa di tristissime situazioni descritte durante la serie. Poi i personaggi sono cambiati, e non l'ho più seguito.

"Dr. House" è un telefilm abbastanza recente, molto affascinante: il dr. House (l'ottimo attore inglese Hugh Laurie, premiato con il Grammy Award per questa interpretazione) è un uomo menomato da un grave incidente d'auto, che lo ha fatto diventare un uomo irascibile ed insopportabile. Eppure, il "Dr. House", operando in una clinica fra le più specializzate d'America, cura di tutto: dal semplice raffreddore ai disturbi più gravi e singolari. Il suo comportamento nei confronti del suo team di supporto (gli studenti di medicina che assiste) è tremendo: il suo cinismo non permette repliche, tutti ne vengono moralmente e psicologicamente devastati. Grande telefilm, scritto benissimo e diretto con un taglio moderno ed esaltante, colmo di ambiguità e di ironia nera.

"The Shield" è un telefilm che poteva piacere solo a me: racconta le vicende di un poliziotto della squadra antidroga di Los Angeles, Vic Mackey, corrotto fino al midollo, violento e senza scrupoli. Vic è un antieroe, maleducato e spietato, vive la sua vita losangelina annaspando per portare a casa qualche dollaro in più senza nutrire riserve. Da un altro lato, quando è in casa, Vic diventa il classico papà e marito: buono, tenero, comprensivo. Un telefilm assolutamente mai retorico, sempre ripreso con la telecamera a spalla, è andato in onda fino all'anno scorso su "Italia 1" in seconda serata, a causa della violenza di alcune scene. Per questo, ho visto veramente pochissime (stupende) puntate.


In questo momento, la serie televisiva che seguo con più interesse è "Roma" su Raidue. Okay, okay, con la vera Storia non c'azzecca nulla. Però non cade nell'errore di propinarci fantastorie solo su Cesare o Pompeo, bensì di raccontare anche il clima della suburra, degli ambienti plebei più duri. C'è molta fantastoria, ma c'è anche un'ottima trama d'avventura che ha ben poco di plitically correct: è violento, crudo, ambiguo, barbaro, esattamente come la vita di strada di qualsiasi epoca. Domani finisce anche questa serie, ed è un peccato, perché mi è veramente piaciuta.

Un discorso a parte merita poi il già citato "Band of Brothers-Fratelli al fronte", la mia serie tv preferita in assoluto. Nata nel 2002 dalla costola di "Salvate il soldato Ryan", "BoB" narra le imprese della vera Easy Company, gruppo di paracadutisti della mitica 101° Airbone che, durante la Seconda Guerra Mondiale, attraversò l'Europa dalla campagna di Normandia alla liberazione di Berlino, combattendo durante il D-Day, l'operazione Market Garden, la crudissima battaglia di Bastogne, l'entrata nei lager nazisti. Realizzata con gli stessi mezzi e tecniche del capolavoro bellico di Steven Spielberg (che produce assieme a Tom Hanks), "BoB" è un prodotto televisivo molto al di sopra della media che, seppur peccando di un certo inevitabile "americentrismo" in merito alla lotta contro i nazisti (ma del resto, è una produzione americana, mica inglese...), sa descrivere senza retorica alcune drammatiche pagine di Storia. E' tratto dall'omonimo libro dello storico Stephen Ambrose, uno dei più grandi storici sulle imprese angloamericane durante il conflitto. Capolavoro...

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