La Lunga Strada della Paura
Quello che mi è piaciuto tanto del film (che è poi un cult-movie, rinomato come pochi altri film del suo genere) è come il regista (Robert Harmon, assolutamente sconosciuto) sia riuscito a costruire la suspance e il thrilling in maniera assolutamente intelligente (anche se le forzature di sceneggiatura non mancano, tutt'altro). Insomma, è un thriller che spaventa come un ottimo horror, in alcuni punti.
Star assoluta del film è il grande Rutger Hauer, uno degli attori del cinema d'azione americano più bravi e allo stesso tempo più misconosciuti (in verità una spalla sopra di Van Dame, Segal e Affleck, attoracci di serie Z che sono ritenuti "duri"... fidatevi di un'appassionato: sono tutte cavolate). Hauer è probabilmente uno dei miei attori preferiti, protagonista dell'indimenticabile "Ladyhawke" e antagonista drammatico e indimenticabile nel capolavoro "Blade Runner". Ebbene, devo dire che è un peccato che Hauer sia stato così snobbato dal mondo del cinema, perché è un attore completo, con capacità attoriali veramente notevoli ed un carisma innato. Oggi lo si può vedere in camei "da vecchio", come "Sin City" e "Batman Begins", in cui il pubblico più giovane non può capire la grandezza di un interprete del genere... eh, no, assolutamente.
A proposito: pare che a giorni apparirà su internet il primo trailer del remake del piccolo capolavoro di cui stò scrivendo. E' prodotto dalla stessa casa di produzione del remake di "Non Aprite quella porta". Spero che sia all'altezza dell'originale...
Etichette: Cinema
0 Comments:
Posta un commento
<< Home