23.4.06

Essere Raminghi

Oggi mi sento filosofo, e mi è venuta in mente una strana riflessione.

Stavo sfogliando alcune pagine de "ISDA" ("Il Signore degli Anelli", per abbreviare) perché cercavo informazioni per il mio profilo (la descrizione di Aragorn, non sono così pazzo da stare tutto il giorno chinato sul mio libro preferito!). Ascoltavo (guarda caso) "Devils + Dust", ed ho ripensato alla conversazione di due giorni fà su Tolkien.

Prima di inoltrarmi nel confronto, due paroline su "Devils & Dust" sono basilari. L'omonima title track dell'album ha un ritmo lento ed acustico (chitarra+armonica) lento ma ritmato. La storia parla di un soldato che è sul campo di battaglia ed ha paura, è teso, è perso e distrutto dall'orrore che ha davanti, finquando non capisce che, per farcela, dovrà affidarsi a Dio ed andare avanti, andare avanti e combattere per tornare a casa, sperando che il peccato supremo (l'omicidio, in questo caso espresso come uccisione di altri soldati) e la paura di non tornare a casa.

Springsteen canta la storia di un soldato disperso in un deserto sconfinato, insicuro del suo domani, impaurito dalla guerra, devastato dal dubbio. Tolkien descriveva un uomo di cinquant'anni (ma in verità Aragorn ne ha 80, perché essendo vissuto a lungo con gli Elfi, la sua ninfa vitale è stata aumentata!) che vaga per le Terre Selvagge, vale a dire la zona in assoluto più dura da attraversare dopo Mordor, portando sulla coscienza il peso di un peccato antico ma sempre vivo (Isildur, suo illustre antenato, prese l'Anello per sé, dopo aver ucciso Sauron) e non avendo alcuna sicurezza sul suo futuro, se non il suo amore per Arwen (sentimento che, in verità, ha molta più preponderanza nel film rispetto al libro).

Due storie simili, perché accomunate dalla paura e dall'insicurezza. Il soldato semplice di Bruce (che richiama quelli descritti in "Salvate il Soldato Ryan", tra l'altro!) è sì addestrato e possiede sì un fucile carico per stendere chiunque gli si pari davanti, eppure ha paura non solo per la sua vita, ma anche per la sua coscienza. Stessa cosa per Grampasso, che è sì un provetto spadaccino ed un esperto esploratore, ma teme sia per l'incolumità sua e delle persone che gli stanno accanto (Arwen, ma anche Frodo, Gimli e Legolas) sia per la propria coscienza, legata alla memoria di un peccato di famiglia troppo grande per essere dimenticato.
E' interessante questo parallelo, non certo voluto (non penso proprio che Springsteen si sia mai ispirato a Tolkien, anche perché si tratta di un legame assolutamente impercettibile e ricercato), ma che trovo assolutamente irresistibile. Alla fin-fine, gli (anti)eroi di Springsteen e l'Aragorn tolkeiano, cosiccome molti altri antieroi (i già citati soldati di Ryan, ma anche il Max di Collateral, in parte anche il mago Harry Potter, per quanto suoni infantile) sono tutti in cerca di un posto perfetto dove vivere con le loro famiglie, ma al contempo debbono affrontare minacce. E' questo che li accomuna. E' effettivamente questo che mi attrae di Springsteen e di Tolkien: gli eroi cercano senza dubbio di scacciare le minacce che gli si pongono davanti, oppure cercano di trovarsi un "lembo di terra", una dimensione, in cui vivere felici durante la loro vita terrena, ma sono ossessionati, scacciati, repressi. E sanno di esserlo. Sono Raminghi, non solo al livello fisico, ma soprattutto a livello psicologico e sociale.

E quelle Terre Selvagge sono paesaggi deserti e sperduti, dalla vegetazione rigogliosa ma allo stesso tempo glaciata dal male che si fa strada preponderante, quasi western (e rimanendo in tema di citazioni cinematografiche e ideologiche, potenzialmente fordiane) , e somigliano alle immagini evocate anche dalle canzoni dell'album "Devils & Dust", che sicuramente sono scaturite in Bruce strizzando l'occhio al Texas, al Colorado e al New Mexico (la patria assoluta del western).

Sono territori selvaggi e ostili, in cui gli eroi si muovono con difficoltà, combattendo sia contro altri nemici, sia contro loro stessi. Trovo che tutto questo sia estremamente affascinante, anche in merito al genere di racconti che mi piace scrivere.

Etichette: ,