25.1.07

Romanzo, aggiornamenti

Ieri ben due mie professoresse (tutte e due di lettere) mi hanno spinto a continuare a scrivere la bozza e a lavorare al mio romanzo. QUesto è bellissimo. Quello che è ancora più bello è che avrò terminato ben prima di maggio, e la struttura della storia è per il momento perfetta.
"I Giorni della Fenice" , così l'ho intitolato. E parla di un "assedio": in una sperduta cittadina fra le Montagne Rocciose, dove non succede mai niente, un giorno d'autunno (autunno "di montagna", con tanto di neve), le vite di molti uomini sono destinate a cambiare. Nel mezzo di una terribile tormenta di neve, un potente gruppo di banditi high-tech (ispirati da quelli di Michael Mann, lo dico senza problemi) rapisce una donna e sua figlia, lasciando il padre, un ricco imprenditore in vacanza, nella disperazione. Nella stessa notte, la tempesta ferma vicino al paesino un treno continentale, con, fra i passeggeri, tre uomini che non hanno nulla in comune. I tre sono portati in macchina in paese dallo sceriffo, proprio mentre la situazione si fa critica. I tre, due poliziotti e un delinquentello, si ritrovano nel pieno dell'indagine e non possono astenersi dal dare una mano. Un quarto uomo arriva quella stessa mattina, è appena uscito di prigione e ha una voglia tremenda di redimere i suoi peccati.
Tutti, assieme alla sperduta comunità montana, all'F.B.I., lontana miglia e miglia, e a quel padre disperato, si ritroveranno proiettati in una storia che ha radici molto più profonde e misteriose di quanto non si sappia. Fuori, nel bosco, intanto, un intero esercito di banditi tiene in scacco i buoni.
Ditemi, non ricorda tanto un western?

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