20.1.07

Cazzate della TV italiana (e del relativo pubblico)


Da "Il Giornale.it" del 20 gennaio 2007 (oggi).

Un tentativo per rianimare una vittima dopo averla accoltellata. Crimini, la serie poliziesca di Raidue è stata prima massacrata con uno spostamento del giorno di messa in onda: dal mercoledì al venerdì. E ora è stata sospesa e rinviata ad aprile. Un ottimo prodotto, realizzato da grandi autori italiani, quasi buttato alle ortiche. La penultima puntata, intitolata L’ultima battuta, scritta da Sandrone Dazieri e interpretata da Francesco Salvi, doveva essere trasmessa ieri sera sul secondo canale. E, invece, insieme all’ultima, Disegno di sangue di Marcello Fois, prevista per venerdì 26, è stata spostata in coda alla programmazione primaverile di Raidue. [...] Il motivo del passaggio a Primavera? Dopo il crollo della scorsa settimana (lo spostamento dal mercoledì al venerdì ha abbassato gli ascolti dal 12 per cento a meno del 7), i vertici di viale Mazzini temevano che la partenza della nuova serie di Dr House su Italia Uno (il pubblico amante dei telefilm si sarebbe ovviamente diviso) penalizzasse ulteriormente Crimini. Così, gli ultimi due episodi saranno mandati in onda in un periodo più libero da concorrenza. [...] «Nessun senso - spiega amareggiato Giancarlo De Cataldo, scrittore e magistrato, autore di Romanzo criminale, coordinatore del pool di scrittori che hanno sceneggiato la serie -. Comunque, arrivati a questo punto, preferiamo anche noi che le ultime puntate slittino. Almeno il pubblico potrà vedersele e non sarà gettato al vento un prodotto che ha riportato la fiction di Raidue ad alti livelli».

Io sottoscrivo in pieno le parole di De Cataldo. Ma io non sono solo amareggiato. Sono stupito ed anche un pò arrabbiato. Non solo nel modo in cui un cultore di BUONA televisione dovrebbe esserlo, ma soprattutto come un ragazzo con cervello (come mi ritengo) che vede la politica d'intrattenimento italiana ormai allo sbando. Perché spostare "Crimini" dal Martedì al Venerdì? Per mettere ancora una volta in programmazione "Montalbano" e far salire gli ascolti. Per lo share, è logico. La televisione di Stato è comunque televisione. La televisione è comunque SHARE. E' logico, per gli ascolti, creare porcate di questo genere, mandando a quel paese la BUONA televisione, quella fatta con originalità, inventiva, modernità. Ma la tragedia è che la situazione di "Crimini" non era quella di un telefilm "debole": "House" vince su "Crimini" solo perché è americano, è un serial molto vecchio, e dunque ha più ascolti. Ma la domanda che mi pongo è: perché spostare "Crimini" al venerdì, condannandola all'oblio? Si torna all'inizio: perché noi italiani non abbiamo la cultura dell'intrattenimento "intelligente". A me "Crimini" piceva non solo perché era un poliziesco/noir molto appassionante, ma soprattutto perché era un prodotto televisivo creato con sistemi cinematografici, che dunque poteva essere valutato in modo ben diverso dai vari filmetti per la TV che Mediaset e la Rai stessa ci "donano". "Crimini" poteva essere valutato, perché era una serie di film girati da registi magari mediocri, ma di provenienza cinematografica, e scritti da grandi autori contemporanei. Poi, è accaduto che almeno due dei film ("Terapia d'urto" e "Morte di un Confidente") potessero risultare malriusciti, ma almeno sono riuscito a valutarli seguendo un sistema professionale, considerandoli cioé veri e propri "film" e non "telefilm" come "Distretto di Polizia" (ed occhio alla distinzione). "Crimini" era un nuovo esperimento, che purtroppo era destinato ad un tipo di televisione che ben poco capisce di intrattenimento, e dunque punta tutto sul rendito e sullo share, creando casini. Non dico che la serie potesse piacere a tutti (anche se diverse testate e opinionisti hanno elogiato vari episodi), né ritengo realistico che la televisione si basi solo sulla qualità, vincendo la legge dello share. Dico, però, che se c'era una serie che avesse il diritto di continuare, nel bene o nel male, per originalità e innovazione, quella era "Crimini". Ma è comunque colpa della maggior parte degli italiani, che si vanno a vedere i Vanzina al cinema e sputano sopra ai bei film dicendo che sono "troppo pesanti". Ma andate al diavolo, pecoroni! Guardatevi un pò di televisione decente, invece di "Grande Fratello"!

P.S. tra l'altro, il fatto è condannato da molti blog. Se è così, allora un motivo "qualitativo" ci dev'essere.

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