Una clinica non molto sicura...

Ormai da un anno sto collezionando una raccolta di film dell'horror italiano anni '60-'90 in DVD. E' una collezione che riunisce fra i suoi esponenti i grandi Dario Argento e Mario Bava, ma anche alcuni film della peggiore produzione di genere italiana (Lucio Fulci, Lamberto Bava... ed altri cosiddetti "registi).
Polemiche a parte, il film della collezione che ho comprato oggi si intitola "La bestia uccide a sangue freddo". Devo dire che ogni volta che compro uno di questi DVD, ho la certezza assoluta di ritrovarmi davanti a delle grandissime cavolate. Ed in parte è così anche per questo film, che tra l'altro porta la firma di uno dei più grandi registi di genere action che l'Italia abbia mai avuto: Fernando Di Leo, maestro dell'action italico. Il film, pur essendo una produzione nata per bissare il successo de "L'uccello dalle piume di cristallo", uscito l'anno prima, e pur non essendo il thriller-gore il genere preferito da Di Leo (girò il film su commissione), non è un totale disastro come altre imitazioni di Argento, ma è altresì vero che ha qualche grave difetto. Poggia su una trama molto esile: in una clinica femminile di campagna specializzata nella cura dei disturbi legati alla sfera sessuale (da questo potere immaginarvi il contenuto spinto di alcune scene...),

La regia di Di Leo è comunque buona, piena di tocchi visionari, ed inoltre fa uso sapiente del montaggio e della sovrapposizione delle scene, che ho apprezzato. Tutto sommato, ho visto molto di peggio, e colonna sonora e scenografia sono degne di nota. In generale, il film merita un 6 pieno.
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