17.11.07

La sfida

Questa parte del lavoro non me l'avevano raccontata, fino allo scorso settembre.

Mi ero sempre detto che uno scrittore di noir non ha bisogno di mettersi a fare l'Agata Christie della situazione, creando trame affascinanti ma allo stesso tempo realistiche. Anzi, mi ero detto che, scrivendo noir, potevo lasciar perdere l'aspetto della forma "thriller" per dedicarmi ai sentimenti. Invece non è così: il bravo scrittore noir deve anche saper creare situazioni realistiche, che possano risultare credibili. Non è un precetto sicuro, ma ho deciso di prenderlo come approccio alla scrittura. Solo, è difficile, è una sfida: sei te che devi trovare una soluzione che permetta uno svolgimento della storia che non stoni, che sia un buon compromesso fra la tua fantasia e la realtà. Stai scrivendo un poliziesco, non un fantasy.
Da una parte mi piace; dall'altra, è il lato meno facile della cosa.

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